Negli ultimi anni, si è assistito all’aumentare dell’interesse collettivo dedicato al benessere scolastico e alle difficoltà che gli alunni possono incontrare lungo il loro percorso di studi. In particolare, hanno assunto un ruolo centrale i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). Il termine DSA si riferisce ad un vasto gruppo di disturbi che si manifestano con significative difficoltà nell’acquisire o nell’utilizzare alcune abilità scolastiche specifiche come lettura, scrittura e calcolo, senza incidere sul funzionamento intellettivo generale. Dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia sono i termini comunemente usati per descrivere lo specifico ambito in cui tali difficoltà si esprimono (lettura e comprensione, espressione scritta, matematica). L’eterogeneità dei DSA impone, quindi, un’attenta valutazione delle caratteristiche individuali da parte dei clinici (ASL ed équipe multidisciplinari autorizzate), al fine di individuare il loro profilo di funzionamento, le funzioni deficitarie e impostare così programmi di trattamento specifici ed efficaci.
Le ricerche in ambito DSA hanno dimostrato che tali disturbi persistendo nel tempo causano numerose difficoltà negli studenti e interferiscono con il rendimento scolastico e con attività della vita quotidiana, limitando l’autonomia negli apprendimenti con ripercussioni sull’autostima, le credenze di efficacia, il concetto di sé e sulla formazione della personalità. A questo proposito sono stati identificati alcuni fattori in grado di prevenire o ridurre le conseguenze negative legate alla presenza di un DSA. Numerosi studi sono concordi nell’indicare questi fattori protettivi:
- L’identificazione e la diagnosi precoce;
- L’attivazione di percorsi di riabilitazione che attraverso attività strutturate e calibrate sulle caratteristiche individuali, siano capaci di potenziare in modo specifico le abilità deficitarie e promuovano un atteggiamento metacognitivo con maggiore consapevolezza di sé e delle proprie caratteristiche;
- La presenza di un clima supportivo in famiglia e a scuola, in termini di atteggiamento aperto, collaborazione e coordinazione;
- Essere supportivi nell’autonomia, nell’approccio allo studio, nella motivazione e nella promozione del benessere.
L’insieme di questi fattori protettivi si è dimostrato efficace nello stimolare fin da subito consapevolezza, comprensione e accettazione delle proprie caratteristiche, favorendo atteggiamenti compensativi strategici e promuovendo vissuti di successo scolastico e nella vita quotidiana. Questi elementi concorrono allo sviluppo di un concetto di sé positivo e armonico, prevenendo così l’insorgenza di problematiche secondarie.
Proprio in questa cornice rientra la figura del Tutor DSA, professionista formato e specializzato nella presa in carico per il supporto in un ampio numero di ambiti e attività durante il percorso di studio finalizzato all’autonomia.
Egli lavora a stretto contatto con genitori, insegnanti e altri professionisti della scuola per valutare le esigenze e supportare gli studenti nel loro percorso scolastico; affianca alunni con DSA ad acquisire un metodo di studio personale ed efficace, ad utilizzare strumenti compensativi, ad accrescere la loro autonomia, l’autostima, la sicurezza del sé ed il senso di autoefficacia, incrementando così la motivazione allo studio. Uno dei ruoli primari del tutor è quello di aiutare lo studente a riconoscere le risorse positive di cui dispone e contribuire attivamente allo sviluppo del percorso formativo; favorisce un percorso verso la consapevolezza delle proprie caratteristiche, dei propri punti di forza e di debolezza, degli strumenti e strategie compensative di cui ha bisogno, supportandolo anche nel pianificare l’organizzazione e la gestione del tempo da dedicare allo studio. Tali attività sono volte a sviluppare un livello di autonomia personale, scolastica, relazionale, strumentale ed organizzativa sempre più generalizzata.
Il Tutor DSA fornisce un supporto specializzato finalizzato a curare la relazione, ad affrontare le difficoltà insegnando strategie si studio, favorendo l’apprendimento delle materie scolastiche attraverso l’utilizzo di strumenti e di software compensativi con un approccio meta cognitivo.
Stabilisce, insieme allo studente, gli interventi compensativi più funzionali e adatti alle sue caratteristiche individuali con una scelta di supporti strategici per l’apprendimento delle varie materie: ne sono un esempio schemi, tabelle, sintesi, strumentazione informatica, mappe concettuali. Dovrà inoltre tener conto dei tempi di attenzione e di apprendimento dello studente, dovrà leggere i contenuti delle singole discipline in modo ordinato e consequenziale, tenendo come riferimento le attività e le sintesi degli argomenti già svolti a scuola.
Il tutor, come figura professionale, si affianca nella costruzione di rapporti con le figure genitoriali e come risorsa per il ragazzo in collaborazione con la scuola in un’ottica interdisciplinare con coloro che si occupano del suo percorso formativo, così da sviluppare una rete di supporto funzionale. E’ importante formare un rapporto continuativo con le strutture scolastiche di appartenenza degli alunni, volto a favorire una modalità di intervento comune che sia orientata al raggiungimento dei medesimi obiettivi. Risulta essenziale un lavoro di co-costruzione con gli insegnanti dello studente, assicurando una condivisione di obiettivi attesi al fine di mettere a frutto nella quotidianità un lavoro di affiancamento.
Il Tutor DSA ricopre anche un ruolo da mediatore nei rapporti famiglia-scuola: tali capacità e competenze potranno essere acquisite mediante una formazione che porti a focalizzare i bisogni, ad avere un atteggiamento di ascolto attivo e di fiducia reciproca.